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CBR 900 RR 1986 Rothmans

CBR 900 RR 1986 Rothmans

Il primo Moto Sprint dell’anno pubblica, ad opera di Giovanni Cortinovis, il mistero di Freddie Spencer, indiscusso protagonista del moto mondiale quando ancora la partenza avveniva a forza di gambe e braccia. Il campione, sulla sua Honda NSR 500 sponsorizzata dalla Rothmans, dopo aver ottenuto nello stesso anno (1985) la fantastica doppietta iridata, non è più salito sul podio.

Ed è proprio alla grafica Rothmans è dedicato il mio articolo. Per i non onesti buggerare chi non è del mestiere è cosa facile. Il CBR 900 RR 1986 scende dal furgone per abitare da me per un pò di tempo. Al primo colpo d’occhio mi accorgo che è vestita maluccio, il meccanico che arduamente aveva montato le carene in vetroresina acquistate in Francia, ignorava l’importanza del coefficiente di penetrazione aerodinamica.

Il vuoto tra parafango anteriore e base inferiore della carena era più del doppio di quello impostato dalla casa madre: il CBR oltre i 150/170 km orari sarebbe sicuramente diventato uno Spitfire da combattimento.

Mi viene spiegato che le carene sono della Honda 1992 e, a detta del venditore, montavano anche sull’infortunata davanti a me. Il costruttore di prototipi che da sempre alberga in me, mi dice di non preoccuparmi, riquadriamo il tutto. Così avviene. Partita l’avventura: staffette modificate e nuovo telarino anteriore creato artigianalmente, ridanno il giusto coefficiente aerodinamico.

Di grafiche e verniciature Rothmans all’epoca, parlo dal 1983 in poi, ne avevo fatte parecchie, ma questa, dopo tanti anni, mi ha emozionato come fosse la prima. La parte posteriore totalmente modificata per adeguarla alle nuove livree di quest’epoca.

La chicca: il codone monoposto, tagliato il guscio superiore, diventa biposto.

Faccio due stampi volanti sagomati: diventano due sella imbottite da una paziente tappezziera e il guscio diventa un’appendice da fissare con due sganci rapidi. La moto, in origine corsaiola, diventa un biposto da passeggio. Tutte le fasce grafiche realizzate in vernice.

Grazie

Rizzi Vito Leonardo & figli