L’introduzione della nuova legge di stabilità 2015 porta una grossa novità, ossia che diventano d’epoca automaticamente solo le moto e le auto con almeno 30 anni di età. niente più esenzione e agevolazioni per chi attualmente possiede mezzi a motore con età compresa tra i 20 e i 29 anni, anche se iscritti ad associazioni e club. Il nuovo disegno di legge elimina i commi 2 e 3 della legge 342/2000; questi estendevano l’esenzione in vigore per i veicoli e i motoveicoli con almeno 30 anni di eta’ ad autoveicoli e motoveicoli di particolare interesse storico e collezionistico (determinato dall’Asi e, per i motoveicoli, anche dalla Fmi) riducendone il termine a 20 anni. In poche parole dovranno pagare il bollo tutti i veicoli che hanno dai 20 ai 29 anni dalla data di produzione (e non di immatricolazione!) che fino ad oggi sono stati esentati grazie all’Asi. Le risorse da qualche parte vanno trovate e il governo evidentemente è andato a cercarle ovunque. Anche nella nicchia dei veicoli storici. Siamo quindi tornati alla condizione di ormai 15 anni fa. Dal momento che la riscossione del bollo è affidata alle regioni, non resta che vedere come verrà interpretata la norma dalle giunte regionali, caso per caso. Siamo davanti ad una legge nazionale, quindi è difficile ipotizzare che le regioni possano realmente mettersi di traverso. Le speranze per un’eventuale marcia indietro sono quindi affidate all’ASI e alla FMI, che dovranno far sentire la propria voce al governo. Ora come ora, saranno esentati automaticamente dal pagamento, senza la necessità di essere iscritti ad alcun Club, solo i proprietari di automobili e motoveicoli con almeno 30 anni di vita. Gli automobilisti dovranno versare una cifra forfettaria annuale di 30,00 euro e solo nel caso in cui l’automezzo venga posto in circolazione, mentre i motociclisti dovranno versare 13,00 euro sempre se la moto ha oltre trenta anni e che venga posta in circolazione. Stiamo parlando di un patrimonio storico Italiano e in un momento come questo siamo contrari a questa norma che prevede una spesa per possessori di auto di valore o di interesse storico o affettivo, spesso acquistate e mantenute con enormi sacrifici. La volontà di restaurare la moto del nonno, del papà, la voglia di collezionismo, la ricerca storica di alcuni mezzi, non deve essere intaccata da una norma che ha come unico scopo quello di fare cassa. L’importante azione dell’ASI e della FMI sarà a favore dei tanti appassionati come noi! Aspettiamo e confidiamo nel loro operato nei confronti del Governo. Intanto prepariamoci a pagare, forse ci toccherà un sacrificio in più, ma non dimentichiamoci che la nostra passione per moto, auto e tutto ciò che romba, non si esaurisce qui! Chi, come noi e i nostri clienti, possiede moto d’epoca, le colleziona, o vorrebbe restaurarle, non si perda d’animo! La moto è sempre troppo bella! Usiamo questo articolo anche per ringraziare tutti i nostri clienti che in questi anni ci hanno commissionato il restauro della loro moto d’epoca: è un lavoro che ci porta sempre a tanto studio e tante emozioni!
Buona continuazione delle feste e buon 2015 a tutti!!!
Ps: la nostra amata ditta apre già il 2 gennaio, riprendiamo a lavorare, così non perdiamo l’abitudine! La moto nella foto è un BENELLI 250 del 1937 completamente restaurato da noi, ciao!
Rizzi Vito Leonardo
#RIZZIDESIGN